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24 Aprile 2024

La validazione dell’apprendimento non formale e informale nell’istruzione superiore in Europa

È appena uscito il nuovo rapporto della rete Eurydice ‘Validation of non-formal and informal learning in higher education in Europe’ che esamina se e come i sistemi di istruzione superiore di 37 paesi europei riconoscono e convalidano i risultati dell'apprendimento non formale e informale.

di Alessandra Mochi

Il modo più comune per acquisire competenze e conoscenze è seguire programmi strutturati offerti dagli istituti di istruzione e formazione superiore. Tali programmi generalmente conducono al conseguimento di un certificato o di una qualifica che ne convalida l’acquisizione. Ma l’apprendimento può essere anche meno strutturato e avvenire al di fuori degli istituti di istruzione e formazione, ad esempio sul luogo di lavoro o nell’ambito di attività non professionali svolte dalle persone. L’Unione europea sostiene azioni volte a riconoscere e a valorizzare diversi tipi di apprendimento, compreso quello non formale e informale. L’idea di fondo è che la convalida delle conoscenze e delle competenze acquisite in diversi contesti di apprendimento possa aumentare le aspirazioni delle persone a proseguire gli studi e offrire loro maggiori opportunità nel mercato del lavoro.

Partendo dalla Raccomandazione del Consiglio del 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale e degli obiettivi fissati nell’ambito del Processo di Bologna, la rete Eurydice ha prodotto e appena pubblicato un nuovo rapporto dal titolo “Validation of non-formal and informal learning in higher education in Europe” che, attraverso dati qualitativi riferiti all’anno accademico 2023/2024, prende in esame le opportunità di convalida dell’apprendimento non formale e informale in 37 sistemi di istruzione superiore in Europa.

Il rapporto si propone, in particolare, di verificare se la convalida dell’apprendimento non formale e informale possa fornire l’accesso all’istruzione superiore a coloro che non soddisfano i criteri di accesso tradizionali, sostituendo quindi le tradizionali qualifiche richieste per l’accesso, e se possa facilitare il rilascio di una qualifica di istruzione superiore a coloro che hanno acquisito conoscenze e competenze specifiche al di fuori dei programmi formali. Il rapporto individua anche quali tipi di attività di apprendimento possono essere convalidati e quali sono i meccanismi di garanzia della qualità alla base della pratica della convalida.

I principali risultati del rapporto possono essere sintetizzati come segue:

  • In meno della metà dei sistemi educativi presi in esame (18 su 37), gli studenti privi delle tradizionali qualifiche di ingresso hanno la possibilità di accedere all’istruzione superiore di primo ciclo sulla base della convalida delle loro esperienze di apprendimento non formale o informale.

  • Sono soprattutto gli studenti dei paesi dell’Europa occidentale e settentrionale ad avere la possibilità di accedere all’istruzione superiore di primo ciclo attraverso la convalida dell’apprendimento non formale e informale.
  • Anche nei sistemi in cui la convalida dell’apprendimento non formale e informale permette l’accesso all’istruzione superiore, le normative possono prevedere alcune limitazioni: ad esempio, alcuni tipi di istituti di istruzione superiore potrebbero esserne esclusi oppure solo i discenti al di sopra di una determinata età potrebbero essere considerati idonei.
  • Molti dei sistemi educativi che consentono agli studenti non tradizionali di accedere all’istruzione superiore attraverso la convalida dell’apprendimento non formale e informale offrono anche modi alternativi per farlo: attraverso esami ammissione, programmi di prova o preparatori, o qualifiche alternative.
  • Un altro modo per applicare la convalida dell’apprendimento non formale e informale è quello di esentare i discenti da alcuni o, volendo, da tutti i requisiti di studio dell’istruzione superiore se dimostrano di possedere già le conoscenze e le competenze richieste da uno specifico programma o qualifica.
  • In 30 sistemi educativi europei sui 37 esaminati, e fra questi risulta anche l’Italia, gli studenti hanno la possibilità legale di soddisfare almeno alcuni requisiti di studio del primo ciclo dell’istruzione superiore attraverso la convalida dell’apprendimento non formale e informale. Pertanto, si tratta di una possibilità più comune rispetto alla convalida per l’accesso all’istruzione superiore.

 

  • Sebbene la convalida che contribuisce al completamento degli studi sia possibile in maniera diffusa in Europa, le normative spesso stabiliscono restrizioni, come avviene anche in Italia, sulla quantità di apprendimento non formale e informale che può essere convalidato all’interno dei programmi di studio. Ciò significa che i discenti che utilizzano le opportunità di convalida devono generalmente seguire almeno alcuni corsi di laurea formali prima di conseguire una qualifica di istruzione superiore.
  • I dati rivelano che alcune attività di apprendimento non formale e informale possono essere convalidate più facilmente rispetto ad altre. In effetti, i sistemi di istruzione superiore sembrano essere più aperti a convalidare i risultati dell’apprendimento derivanti da attività legate al lavoro o da altri corsi di istruzione e formazione rispetto a quelli derivanti da attività familiari o del tempo libero.

 

  • Circa due terzi dei sistemi in cui sono presenti accordi di convalida affrontano esplicitamente questo tema nei documenti di indirizzo nazionali relativi alle procedure di assicurazione della qualità dell’istruzione superiore. Quando il tema viene affrontato, l’obiettivo è generalmente quello di garantire che la pratica della convalida che si svolge negli istituti di istruzione superiore sia sostenuta da regole chiaramente definite.

 


Tag: Istruzione superiore, Eurydice Europa